UN AQUILONE PER LA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE

La Costituzione italiana lo stabilisce all’articolo 21: «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione», mentre per la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani si deve leggere l’articolo 19: «Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere», New York, Assemblea Generale delle Nazioni Unite, 1948. E poi l’articolo 10 della Convenzione Europea dei Diritti Umani, l’articolo 11 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea.

Chi ha mai giocato con un aquilone ha bene sentito nella mano quanto, ad ogni fremito del vento, lo stesso “ti voglia portare via con se e a spasso nel cielo”. All’esperienza di carattere senso percettiva e manuale-motoria, c’è quella visiva di un oggetto volante che è anche magnifico giocattolo, appartenente ad un linguaggio universale che in ogni dove e luogo ha fornito occasione per simili ed eterogenee culture ludiche. L’aquilone, quasi dotato si anima propria, non perde occasione per sfuggire al filo che lo lega al suo giocatore, ma se ciò accadesse sarebbe anche la fine del suo moto nell’aria, del bel gioco che lega entrambi.

Giocattolo e giocatore sono indissolubilmente connessi, interdipendenti: se manca la tensione della mano che tira e si oppone all’aria che trascina via l’oggetto, mancano le possibilità di gioco nell’aria dello stesso aquilone. Il giocatore esprime se stesso, proiettandosi in alto e lontano, attraverso un oggetto che si libra leggero nell’aria, con magnifiche evolute; e l’aquilone non può che restare – attraverso un filo – attaccato alla mano, se vuole esso stesso padroneggiare il vento, sfruttarne la forza per il proprio moto.

L’uno e l’altro non possono che fare a meno della relazione.
In questo il concetto di libertà, che in ogni cultura, dove e tempo è stato associato all’aquilone.
Se si arriva a vietare gli aquiloni, in Egitto – un provvedimento ufficialmente del Governo preso per tutelare la sicurezza dei bambini ma che simbolicamente rappresenta la negazione della libertà – come in Afganistan (che ha in passato vietato gli aquiloni, nel tentativo di spegnere la voglia di vivere delle persone)  si vieta di parlare, di pensare, di sognare, di respirare: di vivere.

L’aquilone di Zaki disegnato da Gianluca Costantini sostiene e diventa lo strumento principe del progetto voluto e realizzato da Amnesty International ItaliaFestival dei Diritti Umani Articolo 21 per non dimenticare Zaki e Reggeni e tutti gli altri che sono imprigionati e o sono morti per essersi espressi in libertà.
L’autore,
disegnatore e attivista per i Diritti Umani, del disegno di Patrick: “… chiedere la liberazione di Patrick. I disegni servono molto a queste ‘battaglie’ , perché sono molto empatici per le persone e la gente si identifica molto di più in un disegno che in una foto. Non a caso io sono considerato un terrorista, in Turchia; ma sono libero. E da uomo libero, in Italia, ho il dovere di dare voce ai miei colleghi artisti detenuti in Turchia e in ogni altra parte del mondo in cui sono vietate le forme di espressione».

Per dare “Voce e Vento” a chi non ha abbandonato Patrick Zaky e i prigionieri politici rinchiusi nelle carceri egiziane e non solo, dopo Cervia, l’aquilone di Patrick Zaki potrà volare in altri luoghi simbolici; la speranza di Articolo 21 è di permettere il ‘decollo’ dell’aquilone a Conselice il prossimo 1 ottobre, a Monte Sole di Marzabotto il 4 ottobre, il 9 ad Assisi, durante la “Catena Umana da Perugia ad Assisi”

L’idea è stata per prima realizzata grazie all’Associazione Cervia Volante che ha costruito l’aquilone, all’artista Gianluca Costantini che ha realizzato il disegno che ritrae Patrick e al Comune di Cervia che ha appoggiato l’iniziativa sulle sue spiagge di Tagliata di Cervia, nel pomeriggio del 12 settembre, nel corso dell’iniziativa Sprint Kite. L’iniziativa ha anche il prezioso patrocinio dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, l’ateneo che Patrick Zaky frequentava.

Vuoi fare volare anche tu l’aquilone di Zaki? Amnesty International Italia

Si ricorda che l’Associazione Libera Università del Gioco, in collaborazione con l’associazione Lucertola Ludens e  Civiltà delle erbe palustri di Villanova beneficia i propri soci/e di utilizzare gratuitamente la mostra di aquiloni artistici dal titolo “Medio e i suoi aquiloni”,  per questo si invitano i soci/e a prendere contatto per realizzare eventi nei propri territori.
Invia email a: associazione AT lalucertola.org
Oppure: ciao AT medioeisuoiaquiloni.it