Malta preistorica
“Comunità non solo di adulti ma anche di bambini”

ALL’ORIGINE DELLA CULTURA LUDICA
Analisi di alcuni reperti preistorici che attestano molto probabilmente la presenza e le attività svolte da bambini e dove il gioco potrebbe avere avuto la sua parte.

In quest’articolo di Eventi si presenta un libro che ha al suo interno un singolare e sottostimato argomento, su cui l’autrice getta uno sguardo invitando il mondo della ricerca ad investigare di più. Un’attestazione dell’antichità delle origini del gioco e dei giocattoli nell’ambito della cultura ludica mediterranea.

Monica Piancastelli, socia tra i fondatori della Libera Università del Gioco, ha lavorato per 20 anni in molti cantieri archeologici italiani. Come geoarcheologa si è occupata, in particolare, di siti preistorici e protostorici, luoghi frequentati dai nostri antenati da quasi un milione di anni fino all’avvento dei metalli.
Desiderosa di divulgare, presso il grande pubblico italiano, il patrimonio preistorico di inestimabile bellezza ed importanza dell’arcipelago maltese, ha scritto un saggio-guida dedicato allo straordinario fenomeno del megalitismo, dal titolo Malta: le grandi costruzioni preistoriche. Un archeologo racconta, edizioni Polaris, 2018.

malta preistorica

Sulle due principali isole, Malta e Gozo, si trovano edifici risalenti a oltre 6000 anni fa, costruiti con pietre pesanti diverse tonnellate, edificati molto prima delle grandi piramidi egizie, di Stonehenge e del Palazzo di Cnosso; sono monumenti preistorici tra i più importanti ed antichi del Mar Mediterraneo e del mondo.
Queste isole furono abitate da clan famigliari per i quali il significato intrinseco delle opere architettoniche, edificate sulla superficie, era in relazione con quello delle strutture sotterranee adibite a sepolcri e a luoghi per officiare speciali cerimonie, come dimostra la grande mole di reperti rinvenuti, alcuni dei quali sono vere e proprie opere d’arte.

Per realizzare il suo intento, l’autrice ha scelto di prestare la propria voce ad un archeologo romagnolo degli anni ’30 del secolo scorso, Luigi Maria Ugolini morto a soli 41 anni, tra i primi ricercatori a diffondere, in Italia, la conoscenza della preistoria di queste isole in un suo importante volume.
Nel saggio-guida il giovane Ugolini racconta, tra passato e presente, come e dove vivevano gli antichi abitanti, accompagna per mano i visitatori attraverso le grandi costruzioni, si sofferma sulla bellissima ed originale statuaria e sulle interpretazioni date, nel corso degli anni, a tutti i ritrovamenti.

Addentrandosi nella lettura dello specifico capitolo dal titolo “Comunità non solo di adulti ma anche di bambini”, la guida narrante, Luigi Maria Ugolini – cui l’autrice, ricordiamo, presta la propria voce anche memore di riflessioni sul passato della propria professione – pone una domanda indiretta, tutt’ora insolita nel mondo della ricerca dell’archeologia preistorica: ” … è inverosimile pensare che la presenza dei bambini con le loro attività quotidiane, all’interno di una comunità, non abbia lasciato alcuna traccia nei numerosi siti indagati.”
L’autrice, di fronte ai numerosi reperti da lei stessa fotografati e di cui si lasciano immagini nella galleria fotografica, pone delle ipotesi che potrebbero contribuire alla scoperta delle origini più antiche della cultura ludica mediterranea.
Nel PDF allegato segue il capitolo composto da tre pagine di cui Monica ci lascai gentile concessione di pubblicazione.

Capitolo Comunita non solo di adulti

Tutte le foto allegate sono dell’autrice.