DAL 29 SETTEMBRE 2021 …
ANCHE A BOLOGNA SARA’ “VIETATO VIETARE” IL GIOCO DEI BAMBINI NEI CORTILI CONDOMINIALI

Si da notizia di una bella decisione che è stata presa nel Consiglio comunale di Bologna per tutelare il DIRITTO AL GIOCO, anche al seguito dell’impegnativo lavoro che è stato portato avanti da molti mesi dai componenti di CINNICA. Un’attività che ha compreso sia incontri diretti ed online con vari assessori ed ex assessori di altre città italiane (al fine di comprendere il problema e come operare per affrontarlo), per caprie cosa  e come operare  anche con il Comune di Bologna, e sia con la progettazione di rete del convegno del 27 maggio VIETATO VIETARE DI GIOCARE  (pagina in cui sono anche linkabili video registrati dei diversi interventi).
Quest’ultima attività ha visto collaborare in rete molteplici organizzazioni e non c’è dubbio che, assieme a istituzioni e politici sinceri, l’avere generato interesse e fermato l’attenzione sui problemi dei più piccoli in un ambiente di vita che non è abbastanza a misura di bambino/a, con momenti di confronto online (tra assessori e con momenti delle associazioni per preparare il convegno, ed il convegno stesso del 27 maggio), generazione di eventi in presenza (la festa del 23 maggio in piazza per giocare con i gessetti e lasciare tracce di infanzia), circolazione di idee e soluzione a problemi, ha concorso a questa importante decisione del Comune di Bologna

E se è stato fatto a Bologna, e prima ancora a Milano e Torino, perchè non provare a generare situazioni simili anche in  altre  città: a l terzo settore la via per abbattere gli ostacoli al gioco all’aperto ???

 

IL MESSAGGIO:

“Nella giornata di ieri, lunedì 26 luglio, è stata approvata in Consiglio comunale la prima variante del Regolamento Edilizio, nel quale è stata accolta la proposta di Cinnica di affermare e tutelare il diritto al gioco dei bambini nei cortili, con una clausola ampia e valida in automatico in tutti i condomini, che entrerà in vigore il prossimo 29 settembre e così recita:

4 Spazi per il gioco nei cortili privati
4.1  Il Comune di Bologna riconosce il diritto dei bambini e delle bambine al gioco e alle attività ricreative proprie della loro età, dando così attuazione all’articolo 31 della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia, approvata dalla Assemblea Generale delle Nazioni Unite e recepita nell’ordinamento italiano con legge n. 176 del 25 maggio 1991. A tal fine, nei cortili, nei giardini e nelle aree all’aperto degli edifici privati ad uso abitativo deve essere consentito il gioco dei bambini, fatte salve le fasce orarie di tutela della quiete e del riposo, ove stabilite dai regolamenti condominiali, che in orario diurno non possono superare le due ore. Non si applica ogni contraria deliberazione assembleare ovvero disposizione contenuta nei regolamenti condominiali”.

Questa clausola è già presente nei Regolamenti Edilizi di città come Milano, Ravenna e Rimini. Esprimiamo soddisfazione per questo importante risultato e ne approfittiamo per ringraziare il consigliere Alessandro Giungi del Comune di Milano, che ci ha mostrato la strada inserendo questa modifica già nel 2014.
Vogliamo ringraziare anche la vicesindaca e assessora all’urbanistica Valentina Orioli e gli uffici comunali per aver voluto raccogliere la proposta e lavorarci sopra, e il consigliere Andrea Colombo per il sostegno e il suo aiuto nella stesura della proposta, che ha presentato così durante il Consiglio di ieri: “E’ una norma di civiltà, per cui mi sono battuto, che riconosce in modo molto concreto che le bambine e i bambini sono portatori di diritti e di bisogni che è giusto trovino spazio, anche fisico, nella città, a maggior ragione dopo la riscoperta, con la pandemia, dell’importanza dei luoghi all’aperto, della socialità e dell’attività motoria”.
«Affittare i metri quadri per il posteggio delle auto è più redditizio — aveva dichiarato qualche anno fa Leonardo Caruso, responsabile di ANACI Milano, l’associazione degli amministratori di condominio —. Ma la bellezza di vedere crescere i bambini sotto casa, correndo liberi, non vale molto di più?»
Adesso non ci resta che diffondere la notizia e lanciare la gara del condominio più amico dei bambini della città!
FIRMA: Consulta Cinnica – vedi link pagina facebook
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SI RIPORTA ANCHE UN ARTICOLO DI GIORNALE DI SARA FORNI PER UNA UNA INTERVISTA AD ANDREA COLOMBO, APPARSO SU La newsletter del Corriere di Bologna

«Una delle contestazioni che viene fatta è che i bambini quando giocano fanno rumore. Noi in città siamo assuefatti e tolleriamo il rumore del traffico e io penso che se tolleriamo il rumore delle macchine che portano pure inquinamento dovremmo essere più disponibili a tollerare il gioco dei bambini che portano gioia». Così il consigliere comunale del Pd a Bologna, Andrea Colombo, parla della nuova norma approvata dal Consiglio comunale che modifica il regolamento edilizio attuale, introducendo il divieto di vietare il gioco dei bambini nei cortili dei condominii  di Andrea Colombo

Qual è il percorso che ha portato alla modifica del regolamento?
«Il percorso nasce da una suggestione di Cinnica, la consulta che in città si occupa dei diritti dei bambini e dell’infanzia, che nel pacchetto di proposte per rendere Bologna una città più amica dei bambini aveva avanzato anche questa idea prendendo spunto da altre città e chiedendo di inserire nei regolamenti comunali il divieto di vietare il gioco dei bambini nei cortili condominiali. La proposta è arrivata in consiglio e valutata in particolare dall’assessora Valentina Orioli e da consiglieri vicini alla causa”.

Quindi l’idea nasce dal confronto con altre città. Quali?
«Il percorso è proseguito in maniera molto seria con approfondimenti tecnici e città che avevano già fatto questa scelta. C’è stato un incontro online con un consigliere di Milano, Alessandro Giungi, che già nel 2014 lo aveva proposto nel loro regolamento edilizio. C’è stato un incontro a tre tra Comune di Bologna, Giungi e Cinnica, in cui ci ha spiegato anche le difficoltà applicative di questa norma».

Quali sono le difficoltà?
«Alcune legali e altre culturali. Quelle legali servivano per capire come attuare questo diritto al gioco nel momento in cui c’erano già regolamenti condominiali che lo limitavano. Cosa prevale alla fine?»

Cosa avete fatto per evitare questa sovrapposizione?
«É stata inserita una norma nel regolamento, che è stata una mia idea prende spunto dal divieto già attuato del divieto di vietare nel condominio il parcheggio delle biciclette. In quel caso è stata fatta una norma in cui si stabilisce che il regolamento comunale prevale sul regolamento condominiale. E quindi abbiamo replicato questa formula che risolve alla radice i dubbi applicativi”

Con delle eccezioni.
«Ovviamente ci sono delle fasce di silenzio da rispettare. È stato un percorso di conciliazione tra il diritto al riposo delle persone e il diritto al gioco dei bambini».

Quali sono invece le difficoltà culturali?
«Abbiamo capito che una norma non è sufficiente se non viene fatta vivere nella comunità. E quindi diciamo nel prossimo mandato siamo consapevoli che bisognerà lavorare assieme, tra amministrazione comunale e Cinnica per far conoscere questa nuova regola e spiegare anche il senso e la possibilità di far convivere diverse esigenze, come esiste il diritto di dormire e riposarsi esiste anche quello dei bambini di muoversi e di giocare».

La norma entra in vigore dal 29 settembre. Significa che se un vicino di casa indispettito bucherà il pallone ai bambini che stanno giocando in cortile potrà ricevere una multa?
«La violazione delle norme del regolamento edilizio ha anche delle sanzioni. Credo che prima dovremmo preoccuparci più di far conoscere la norma e convincere i condomini della bontà di questa norma. Insomma, più che punire meglio sensibilizzare».

30 luglio 2021