Celebrare il Diritto al gioco al tempo del Covid 19
Webinar dalle 17,00 – il gioco non si arresta!
visione in diretta su pagina Facebook del Comune di Ravenna
Due ore di impegno in cui convergono più esperti di varie “discipline ludiche” a portare il loro contributo da pioniere e pionieri della promozione di buone pratiche a supporto del Diritto al gioco. Brevi interventi e una base di supporto con tre esperti: R. Farnè (Professore di Scienze della Qualità della vita UNIBO), Massimo Farneti (pediatra e Presidente dell’Associazione Culturale Pediatri in Romagna) e Fiorenza Paganelli (psicomotricista e formatrice)
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Anche al tempo dell’emergenza sanitaria il gioco non si arresta! come continuare a garantire ed implementare i diritti di cui all’Articolo 31 (gioco, riposo, tempo libero, ricreazione, accesso all’arte e alla cultura) della Convenzione dei diritti dell’infanzia/adolescenza anche in tempo di Covid19 ? Ed in particolare si riuscirà a riconoscere la possibilità di esercizio – anche transitorio – delle forme espressive diverse, che prevedono il corpo in azione, l’espressività, la manualità creativa a beneficio della partecipazione dell’individuo e della sua socialità anche nella regola della distanza?
SCARICA VOLANTINO – 29 maggio 2020 webinar Gioco e pandemia
PROGRAMMA CON GLI OSPITI FISSI E DEGLI INTERVENTI
visione in diretta su pagina Facebook del Comune di Ravenna
Saluti del Sindaco Michele de Pascale, Comune di Ravenna
Introduce l‘Assessora Ouidad Bakkali, Pubblica Istruzione e Infanzia Comune di Ravenna
Elisa Renda, funzionaria dell’Assembela Legislativa Regione ER, progetto ConCittadini
Ospiti fissi:
Roberto Farnè Professore ordinario al Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita e Presidente della Libera Università del Gioco – LUnGi)
Fiorenza Paganelli psicomotricista e formatrice della scuola di B. Aucouturier
Massimo Farneti Pediatra e Referente Regionale Emilia-Romagna dell’ Ass. Culturale Pediatri
MODERATORE Renzo Laporta, coordinatore progetto della Festa del diritto al gioco di RA
Interverranno:
– Luca Kogoj, “Tracce di biodiversità a colori”, Ludoteca del Riuso Riù 0-99, Santa Maria Nuova (AN)
– Luisa Colapinto, “Il gioco nella distanza, strumento di comunità e vicinanza sociale” educatrice di Ludoteca e Ludobus, cooperativa sociale Proposta 80 (Cuneo)
– Tonia Garante ed Emanuele, mamma, attrice, autrice, regista, dott.ssa in sociologia e operatrice di sviluppo; collaboratrice della Coop Libra
– Antonio Di Pietro “Elogio del gioco libero”, Università di Firenze, CEMEA Toscana e LUnGi
DOPO 4 INTERVENTI, TEMPO PER LE DOMANDE
– Roberta Olivero, ”Giochiamo per riappropriarci dello spazio pubblico”, ludotecaria e Presidente della rete Ludobus e Ludoteche “Ali per giocare”
– Gabriele Mari “Io resto a casa: riscoprire i giochi da tavolo della tradizione”, Cooperativa La Pieve, game designer e sviluppatore di giochi da tavolo per Sir Chester Cobblepot, docente del corso Erickson Game Trainer
– Roberto Papetti, educatore giocattolaio
– Carlo Meneghetti, ”Adatta-Menti, cambiare il regolamento di un gioco per adeguamento alla cornice”, Game designer e ludo strategist, formatore, docente IUSVE
DOPO 4 INTERVENTI, TEMPO PER LE DOMANDE
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ALTRO EVENTO SIMILE – CENTRI ESTIVI RISCHI ED OPPORTUNITA’
SI RENDE NOTO ALTRO WEBINAR su pagina facebook, organizzato da UPPA: CENTRI ESTIVI RISCHI ED OPPORTUNITA’ – I centri estivi stanno per riaprire, ma le domande sono ancora molte. Quali saranno le norme da seguire? La frequenza potrebbe esporre i bambini al virus? I bambini sapranno mantenere il distanziamento sociale? Risponderemo a queste e a molte altre domande, in diretta con: Sergio Conti Nibali, pediatra; Chiara Borgia, pedagogista; Elena Ravazzolo, pedagogista; Raffaele Mantegazza, docente universitario
SI RENDE NOTO ALTRO WEBINAR su pagina Facebook – Nidi e socializzazione ai tempi del Covid-19 – La riapertura dei nidi a settembre avrà un notevole impatto sulla vita delle famiglie, sia in termini di tempo a disposizione dei genitori, sia per quello che questa esperienza rappresenta per i bambini. Eppure i nodi da sciogliere sono ancora diversi. Il nido è un’esperienza importante per lo sviluppo del bambino, o ci si può “rinunciare”? Cosa si sta facendo concretamente per permetterne la riapertura? Quali sono i modelli possibili da cui ripartire?