Maria Ghezzi Brighenti è scomparsa
l’illustratrice dei rebus sulla Settimana Enigmistica
“Il rebus più difficile è la vita”: saluta così uno dei suoi fans sui social
Maria Ghezzi Brighenti, scomparsa sulle soglie del suo 94° compleanno.
Con il nome d’arte di Brighella fu la disegnatrice che fin dagli anni Cinquanta, lavorando per le pagine de La Settimana Enigmistica, ideò le icone che di decine di migliaia di rebus.
Un lavoro impegnativo e svolto per decenni con grande passione, che le ha fatto meritare l’ammirazione e l’affetto di moltissimi appassionati, con stile e precisione nel disegnare quasi inarrivabili.
E’ stato Alessandro Bartezzaghi, condirettore della celebre rivista a dare la notizia
Donna speciale, elegante e di grande talento, moglie di Giancarlo Brighenti (il “papà del rebus moderno”), nacque a Bresso nel 1927, poi milanese d’adozione.
Maria Ghezzi aveva frequentato il liceo artistico dell’Accademia di Brera, dov’era stata compagna di studi di Dario Fo. Agli inizi degli anni Quaranta realizzava figurini di moda, decorazioni per interni e poi si dedicava alla pittura.
Poi la svolta arrivò con l’incontro con Giancarlo Brighenti (pseudonimo Briga), responsabile dei giochi illustrati della Settimana Enigmistica, nel 1951.
“Da allora non ho avuto più tempo per dipingere perché disegnare rebus è impegnativo. Bisogna comporre una scena, con interni ed esterni, in cui sistemare figure e lettere, e guai a sbagliare un dettaglio – raccontava lei stessa nel 2012 a Repubblica – Mi sono dovuta documentare su piante, animali, carte geografiche, strumenti di tutti i tipi, come se avessi lavorato in un’enciclopedia illustrata”.
A sua ricordo, in tanti di noi sono cresciuti a pane, burro e zucchero mentre di risolvevano i rebus disegnati dalla sua magica mano”